A dieci giorni dalla chiusura del mercato, l’Hellas Verona del nuovo direttore sportivo Tony D’Amico ha completato la rosa in quasi tutti i suoi componenti. Un elemento, questo, da non sottovalutare date le esperienze delle ultime stagioni, con squadre completate all’ultimo senza il necessario tempo per amalgamare il gruppo.
Dopo gli acquisti di Cissé, Crescenzi, Eguelfi, Dawidowicz, Henderson, Di Carmine, Boldor, Matos, Balkovec, Tozzo, Almici, Laribi, Gustafson, Marrone e Ragusa, l’Hellas ha completamente cambiato volto.
Le uniche questioni in sospeso sono le possibili uscite di Cherubin, Souprayen, Fossati e Pazzini. Il primo è rientrato dal prestito all’Ascoli ed è legato al Verona da un contratto fino al 2020 a cifre considerevoli. In questi ultimi giorni D’Amico proverà a trovare una soluzione dato che il reparto di difensori centrali annovverà già Caracciolo, Dawidowicz, Boldor, Kumbulla e all’occorrenza Souprayen e Marrone. Proprio il difensore francese era uno dei nomi in uscita ad inizio giugno, ma l’inizio della preparazione ha convinto Grosso a tenere Souprayen come alternativa alla coppia centrale titolare, adattabile anche ad una possibile difesa a tre.
Infine, Fossati e Pazzini. Per il primo si era fatto avanti il Palermo e la sua non convocazione nella sfida di domenica è stato un chiaro segnale. Il bomber di Pescia, invece, viene da una stagione fallimentare ed ha voglia di riscatto. Negli ultimi giorni si era fatto avanti il Frosinone, ma al momento la trattativa non è decollata. La sensazione è quella che alla fine il capitano resti in gialloblu, e con la sua permanenza il mercato è da definirsi concluso.
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