AO 2018: Cilic è il primo finalista, demolito Edmund

L’Australian Open è quasi arrivato alle battute finali e nella mattinata si è disputata la prima semifinale del tabellone maschile, tra Marin Cilic e la sorpresa del torneo, Kyle Edmund.

Se per Marin Cilic, il croato numero sei al mondo, si trattava di un’occasione incredibile per giungere alla sua terza finale Slam, di cui la prima in Australia, per Kyle Edmund si trattava dell’occasione della vita, nonostante i suoi soli 23 anni. La pressione prepartita era tutta sulle spalle del croato, strafavorito per arrivare in finale e con tutto da perdere, a differenza del suo avversario che a soli ventitre anni non avrebbe avuto niente da perdere, poichè il suo torneo l’aveva già vinto.

Fin dal primo gioco dell’incontro Marin Cilic ha fatto pesare il blasone, mettendo personalità e diritto al servizio della causa Edmund. Un break sul 2-2 e zero occasioni offerte al servizio indirizzano da subito l’incontro. Edmund non gioca nemmeno tanto male, ma la condizione fisica del croato è incredibile e la voglia di vincere la partita probabilmente ancora di più.

6-2 e il primo parziale è in Croazia. Dopo un inizio del genere, entrambi i giocatori erano consci del peso che avrebbe avuto il secondo set. La tensione era ben visibile e nessuno dei due ha concesso qualcosa all’altro, giungendo così a giocarsi il parziale al tie-break.

Nel tie-break la superiorità di Cilic si è fatta sentire ed Edmund non ha avuto molte possibilità di aggiudicarsi il secondo set, che probabilmente avrebbe cambiato la partita, regalandoci una nuova partita rispetto a quella che abbiamo avuto l’opportunità di vedere. Dopo la vittoria del secondo set, la partita è praticamente finita, con un Cilic in fiducia che ha dominato i game rimanenti e ha chiuso col punteggio finale di 6-2 7-6 6-2.

2 ore e 20 minuti sono serviti al vincitore degli Us Open 2014 per raggiungere la sua terza finale in un Grand Slam. La vittoria a New York e la finale di Wimbledon 2017 vengono così confermate dal raggiungimento della finale anche all’Open d’Australia, dove il croato ha dimostrato di essere in grande forma. Il suo avversario di domenica verrà fuori dalla seconda semifinale che si giocherà domani mattina, tra Roger Federer e Hyeon Chung, il golden boy che ha eliminato Djokovic e Zverev.

Nel caso dovesse trionfare l’elvetico, assisteremo al remake della finale di Wimbledon 2017 e della semifinale dello Us Open 2014. Due partite analoghe per il dominio espresso, ma completamente opposte per il vincitore. Se infatti, a dominare la semifinale di New York era stato Marin Cilic, la finale di Wimbledon 2017 ha avuto come unico protagonista Roger Federer.

La partita dell’elvetico contro Chung non sarà però scontata, in quanto il tipo di gioco che esprime il sudcoreano potrebbe creare qualche fastidio al detentore di questo torneo. Per aspettare il nome del secondo finalista, bisogna attendere la mattinata di domani, in cui scenderanno in campo Chung e Federer.

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