Analisi Bologna-Verona 2-0: Hellas vittima di timidezza e scarsa personalità

Ci aggrappiamo alla matematica. Questo il pensiero di molti tifosi dell’Hellas Verona al termine del match perso dai gialloblu per 2-0 sul campo di un Bologna che, senza strafare, ha portato a casa un successo che complica ulteriormente (qualora ce ne fosse bisogno) il cammino degli uomini di Pecchia.

Il Verona è apparso timido, quasi timoroso, con un atteggiamento (tanto invocato alla vigilia) non da squadra che deve giocare alla morte per raggiungere la salvezza, ed il vantaggio del Bologna alla mezzora del primo tempo ne è stata una naturale conseguenza, grazie alla complicità di Nicolas, il quale si fa beffare sul suo palo da una bella punizione di Verdi, ma che si riscatta con almeno quattro interventi decisivi che permettono all’Hellas di rimanere in partita fino alla fine.

Già, alla fine dei conti l’Hellas avrebbe anche potuto pareggiare. Le occasioni non sono mancate, soprattutto con Romulo, che a tu per tu con Mirante ha sparato alto. Troppo poco però, non basta giocare solamente un tempo, per di più se si lotta per non retrocedere. Pecchia alla fine del match ha dichiarato che la sua squadra avrebbe meritato il pari. Forse è verso, probabilmente non avrebbe rubato nulla, ma non è andata così quindi è inutile parlarne.

A dir la verità, ancora una volta, le scelte del tecnico di Formia sono risultate ai più alquanto incomprensibili: Zuculini in panchina per 90 minuti, Fares falso nuove con Cerci sulla fascia (sostituito a metà ripresa), Aarons preferito a un Lee sicuramente più brillante. Una confusione di gioco e di scelte che va avanti ormai dall’inizio della stagione.

A cosa aggrapparci, quindi? Se la matematica non è un’opinione l’Hellas è ancora (incredibilmente) a soli 3 punti dalla salvezza, e giocherà gli scontri diretti con Sassuolo e Spal in casa. Proprio il Sassuolo dell’ex Beppe Iachini sarà ospite mercoledì al Bentegodi, e già al triplice fischio dell’infrasettimanale della 33a giornata si saprà qualcosa in più sul destino della sbandata banda gialloblu.

Fin dall’inizio c’è sempre stata la sensazione che per salvarsi il Verona dovesse fare quasi un miracolo. Ecco, ora il tempo sta per scadere e se qualcuno dovesse essere attrezzato ai miracoli è bene che si metta all’opera immediatamente.

 

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