INCIDENTE ALEX ZANARDI – Alessandro Maestrini è finito nel registro dei testimoni della Procura per aver filmato e documentato il momento in cui si è consumato il tragico incidente stradale che ha coinvolto un camion e il povero Alex Zanardi, a bordo della sua handbike.
Con un post sui social, il videomaker, già con esperienze in Rai e in Mediaset, ci ha tenuto a precisare quanto segue, al fine di non scatenare “un’asta mediatica” nei suoi confronti:
“Cari colleghi, lavoro anch’io nel mondo dei media, e so benissimo cosa significhi avere “il capo” che ti chiede di portare a casa un pezzo, e di farlo in fretta. Conosco bene la soddisfazione che si prova quando si porta a termine con successo la missione. Sono io il primo, quando mi trovo dalla vostra parte, ad arrabbiarmi se qualcuno rifiuta un’intervista. Penso: “sono solo 2 minuti, che gli costa?”.
Il destino ha voluto che fossi io a riprendere l’incidente di Alex. E per qualche giorno mi trovo dall’altra parte.
È vero, sono un testimone oculare, ed in quanto tale ho ritenuto doveroso comunicare a diverse testate i 2 aspetti più importanti di quanto ho visto e filmato:
-1 il camionista non ha alcuna responsabilità nell’accaduto.
-2 Alex NON stava filmando con il cellulare al momento dell’incidente.
Ora però credo di essere apparso quanto basta e di aver descritto, spesso ripetendomi, quanto ho visto e vissuto. Non voglio che quanto è accaduto ad Alex si trasformi in una passerella per me. L’immagine del post è uno screenshot del mio telefono, negli ultimi 2 giorni ho ricevuto incessantemente telefonate da numeri sconosciuti o non in rubrica. Se rispondessi a tutti, e se a tutti concedessi quei famosi 2 minuti, non avrei più tempo per vivere, per lavorare, per dedicarmi alla mia famiglia.
Chi ha provato a chiamarmi avrà notato che il mio cellulare è sempre acceso, e lo è perché è collegato ad un dispositivo salvavita indossato da un mio stretto familiare. In caso di urgenza, mi avverte con una notifica. Per questo è sempre acceso con la suoneria attiva. Vi prego di tener conto di quanto ho scritto, scusatemi se non posso accontentare tutti, e utilizzate, quando possibile, un’intervista che ho già rilasciato ad un/una collega del vostro editore.
Credo che adesso l’unica cosa necessaria sia sperare il meglio per Alex.
Alessandro Maestrini”
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