Verona, Romulo a L’Arena: “Per la salvezza determinanti gli scontri diretti”

A 10 giornate dal termine del campionato il Verona è ancora in corsa per la salvezza, distante ora 3 punti. In un’intervista esclusiva al quotidiano veronese L’Arena, Romulo ha parlato delle possibilità di salvezza della squadra di Pecchia, nonostante l’ultima brutta uscita con l’Atalanta di Gasperini: “Ho capito subito contro l’Atalanta che sarebbe stata una domenica difficile. Pronti via e già sotto e poi l’occasione di Matos e il nuovo gol loro a fine pirme tempo. Non c’era più niente da fare ma dovevamo non subire così tanti gol. In casa, davanti al nostro pubblico, per questo tutti noi vorremmo rifarci subito“.

Con l’addio di Pazzini a gennaio la fascia di capitano è spettata proprio al jolly italo-brasiliano: “Ho voglia di tornare a fare bene per il Verona. Lo so che è dura ma i nostri tifosi ci devono aiutare, perché qui non si abbatte nessuno. Il mister è bravo. Resetta tutto e riparte. Fa così anche le volte che abbiamo ottenuto dei risultati, figurarsi se non lo fa ora. Il fascia di capitano? È un orgoglio per me, la metto sempre con molta cura perché so cosa rappresenta e so cosa vuol dire per la nostra gente. Di questa opportunità ringrazio la società, il direttore Fusco e il mister. Ormai sono quattro anni ma dico sempre il capitano è il gruppo“.

L’obiettivo salvezza passerà dagli scontro, di cui 3 da giocare al Bentegodi: “Tutti noi giocatori faremo l’impossibile per salvare questo club e lasciarlo in serie A dove merita. Sono convinto che con 34, massimo 35 punti ci si può salvare. È vero che sono arrivati dei risultati strani nell’ultima giornata ma il gruppo delle squadre che lottano hanno tanti scontri diretti. Noi non dovremmo sbagliare le partite che avremo in casa con Cagliari, Sassuolo e Spal“.

Conclude Romulo: “È normale che ci sia un po’ di depressione dopo il ko con l’Atalanta, ma noi ci crediamo e già dalla ripresa del campionato a Milano contro l’Inter faremo una bella prestazione, ne sono convinto poi per fare i punti contro queste grandi squadre ci vuole anche un po’ di fortuna. All’andata l’Inter viveva un momento straordinario. Eppure li abbiamo messi in difficoltà. Dobbiamo andare lì con la giusta mentalità e non sbagliare nulla per poi magari colpire in una ripartenza. Rafinha lo conosce tutto il mondo. È un giocatore di classe e poi c’è Miranda che è il miglior difensore al mondo. Ma io dico di stare attenti, se entrerà o giocherà, al mio amico Eder. Lui sa sempre dove mettersi ed è un attaccante completo. Il Mondiale del 2014 a cui ho dovuto rinunciare? Un rimpianto ma non ci penso più. Piuttosto mi dispiace per la Nazionale. L’Ho vista con l’Argentina ma non puoi dare un giudizio. L’Italia è ancora sotto choc per l’eliminazione. Inspiegabile davvero“.

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