Atp 1000 Indian Wells: Fognini getta via la partita con Chardy

Nella serata di ieri, in quel di Indian Wells, entrava in campo il numero uno italiano della classifica Atp Fabio Fognini, che si vedeva opposto a Jeremy Chardy, tennista francese numero 100.

Considerando l’inizio di stagione molto positivo del numero 19 del mondo, con la vittoria anche di un titolo a San Paolo, e i precedenti tra i due ( 0-4 per Fognini), non potevamo che dare per favorito il ligure.

Il pronostico sembrava essere tranquillamente rispettabile quando, dopo un set e mezzo dominati, l’italiano era in vantaggio 6-4 4-1 e servizio con doppio break.

Una partita praticamente chiusa con Chardy totalmente sfiduciato da tutti i fattori possibili, compresi gli scontri diretti e il periodo di forma suo e dell’avversario, ma all’improvviso arriva il black out che coincide anche con il miglioramento relativamente al gioco del francese, che oramai non aveva nulla da perdere.

Dopo aver perso il servizio e aver portato il secondo parziale sul 4-2, Fognini ha la possibilità di ammazzare la partita con tre palle break consecutive ma dimostra la sua ordinaria insufficienza quando la testa non lo supporta e spreca l’occasione.

Il ligure mantiene il servizio e il francese lo segue piano piano, stabilizzando la situazione sul 5-4.

Al momento di servire per il match, Fabio non viene assistito dal servizio e nonostante annulli ben 4 palle break, non riesce a portarsi al match point e subisce il controbreak.

Da questo momento in poi avviene la trasformazione da Doctor Jekyll a Mr.Hyde:
I vincenti diventano errori, inizia a lamentarsi quando l’avversario produce vincenti pensando che sia fortunato, esprime un’insufficienza tennistica dettata dal nervosismo e soprattutto, perde la prima di servizio che dal 69% del primo parziale giunge al 50% nel terzo.

Chardy riesce a portare Fognini al tie-break nel secondo set, dopo essere stato sotto 1-4 e pensando già di dover andare in doccia.

Nel game finale Fognini sembrava davverso perso, mentre il francese aveva certamente acquisito fiducia dopo l’andamento della partita e ciò non può essere tradotto che con il 7-2 finale con cui il tie-break si conclude.

Come affrontare psicologicamente una situazione in cui avevi praticamente già vinto e ti ritrovi adesso un set pari? La facilità in questi casi non è nemmeno contemplata, ma reagire nel modo giusto non è proprio nello stile del ligure.

Ecco che nei game 4 e 5 arriva il crollo psicologico:

Fognini è in vantaggio 2 a 1 e riesce a portarsi 0-30 sul servizio di Chardy, ma commette alcuni errori e perde il game, dimostrando ancora una volta di essere tutto ciò che si allontana dal cinismo. Dopo l’ennesima occasione sprecata perde la testa e regala il game successivo al francese.

Da questo momento in poi il match si gioca sul servizio di Chardy che mantiene una percentuale del 74% relativamente ai punti vinti con la prima di servizio e non concede quasi più nulla al nostro Fabio.

Il terzo e decisivo set segue l’andamento dei servizi con Fognini che paradossalmente rischia di più del suo avversario nei propri turni di battuta.

L’incontro si conclude con il punteggio di 4-6 7-6 6-4 per Jeremy Chardy.

Il torneo Atp 1000 di Indian Well,da un paio di anni considerato il quinto Slam, era un’ottima possibilità per Fabio di fare un ulteriore salto in classifica dato che aveva da difendere un terzo turno, ma come al solito dopo un breve periodo di regolarità, il nostro numero uno ci riporta con i piedi per terra ricordandoci della sua essenza irregolare.

Nonostante la fiducia dei primi mesi del 2018, Fognini ha infatti gettato via un incontro che era già vinto con due break di vantaggio nel secondo set.

Per quanto possiamo comunque valorizzare i meriti dell’avversario, la partita sarebbe stata chiusa da quasi tutti i tennisti nei primi 200.

Un’altra delusione da parte di Fabio ? Una possibilità di fare un ulteriore salto in classifica gettata via ?

Probabilmente si sbaglia in primis a considerare Fognini un top player, poichè siamo abituati ad alternanze di periodi positivi dove esprime un tennis da top ten, a periodi dove il suo gioco non meriterebbe nemmeno i primi 50.

Se si considerasse semplicemente Fabio un buon tennista, nonostante il suo incredibile numero 19 del mondo dovuto agli ottimi risultati in questo inizio 2018, si rimarebbe tranquillamente sorpresi di quando esprime un tennis fantastico e non tanto delusi quando getta via partite del genere.

Purtroppo noi italiani non abbiamo un tennista di livello davvero importante da tempo e probabilmente è normale aspettarsi di più da un tennista dalle potenzialità del ligure, che tuttavia, non è mai riuscito a essere cinico e regolare nella sua comunque ottima carriera.

Una prestazione negativa però non cancella un ottimo inizio stagione di Fabio, sperando che cancelli subito questa partita dalla sua testa e riprenda il trend positivo subito a Miami.

Il torneo di Indian Wells continua nella serata.

Buon tennis a tutti.

 

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