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Venezia Calcio News, Pippo Maniero: “Quella salvezza nel ’99 e il rapporto con Recoba”

Pippo Maniero, bomber che ha scritto pagine importanti della storia del Venezia Calcio, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del canale ufficiale del club arancioneroverde. Le esperienze e i gol del passato, passando dal rapporto con Alvaro Recoba sino ad arrivare all’Unione del presente, attualmente nelle mani del giovane Alessio Dionisi.

Maniero ha innanzitutto ricordato l’annata 1998/99 con la maglia del Venezia, durante la quale contribuì alla salvezza dei lagunari in Serie A a suon di gol: “L’inizio del campionato è stato traumatico – ricorda Pippo – sia dal punto di vista personale che di squadra, non riuscivamo a fare quello che dovevamo. L’anno precedente il Venezia aveva vinto il campionato di Serie B e ci trovavamo catapultati in una Serie A di altissimo livello. Fino a dicembre è stata durissima, abbiamo fatto un brutto girone di andata, la prima vittoria è giunta solo alla nona partita contro la Lazio e questo testimonia le difficoltà che avevamo. Poi le cose sono iniziate a girare, e grazie anche all’arrivo di Recoba abbiamo fatto un grande girone di ritorno, nel quale per punti conquistati solo le primissime squadre sono riuscite a far meglio”.

Sul Chino ha poi aggiunto: “Il talento di Recoba ha fatto sì che tutta la squadra avesse un rendimento più alto, perché i grandi giocatori ti permettono di rendere al meglio. Lui si è calato nella nostra realtà pur venendo da una grande squadra ed ha fatto la differenza, sia per la squadra che per me. Quando è arrivato si è ambientato subito, sembrava fosse a Venezia da 10 anni. Tra di noi è scattato subito un gran feeling, come del resto è accaduto con tutta la squadra e questo si vedeva sia in partita che in allenamento. In quel periodo è cambiato tutto l’aspetto ambientale, ci allenavamo con più gioia ed euforia, grazie anche ai risultati che arrivavano meglio di noi”.

Una squadra, quella della stagione ’98/99, composta dal giusto mix di giocatori esperti e giovani talenti: “C’erano tanti giocatori importanti, da Luppi, che era il capitano, a Beppe Iachini. Senza dimenticare Taibi, che era arrivato dal Milan insieme a me. C’erano inoltre tanti giovani importanti, come Pavan, Dal Canto, Volpi, Miceli e Pedone, che poi hanno fatto una bellissima carriera. Luppi e Iachini però erano i più esperti del gruppo, e sono stati fondamentali perché si sono messi a disposizione del gruppo; veder loro allenarsi e mantenere un comportamento esemplare era da stimolo per tutti, seppure se in alcune occasioni non giocassero”.

Infine, una battuta sul Venezia di oggi: “Son felice nel vedere che le cose stanno andando bene, quando vedo le mie ex squadre giocare nelle categorie più importanti come la Serie A e la Serie B non può che farmi piacere e spero che il Venezia possa tornare un giorno in massima serie, anche se non è certo una impresa facile per nessuno”.

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