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Benevento, dalla Cremonese allo Spezia: Strega, non c’è tempo per rifiatare

Non sono passate nemmeno 48 ore da quando il Benevento ha conquistato la sua seconda, fondamentale, vittoria consecutiva contro l’ancora imbattuta Cremonese per 2-1. Nemmeno il tempo di ricaricare le energie, che per la strega è già vigilia di campionato. All’orizzonte, infatti, la sfida di domani nel turno infrasettimanale al “Picco” di La Spezia, valevole per la 10^giornata del campionato di Serie B.

Poco tempo, quindi, anche per esultare e godersi una buona, meritata ma anche sofferta vittoria con la Cremonese di Mandorlini. Che non fosse una partita semplice c’era da aspettarselo. Eppure il Benevento della prima frazione di gioco è sembrato una macchina perfetta, come non la si vedeva da qualche partita. Concentrato, sicuro, padrone del campo; gioco corto, dinamico ben oleato e soprattutto concreto. È proprio quella strega che mister Bucchi e tifosi si auguravano di rivedere presto; anche tatticamente i giallorossi sono messi bene in campo, bene in fase di copertura e di interdizione con un centrocampo per la prima volta padrone delle operazioni. Sintesi di tutto ciò, il risultato maturato al fischio finale della prima frazione, un 2-0 perentorio, e forse anche un po’ stretto, che non lascia adito a mugugni o insoddisfazioni.

Di pregevole fattura le due marcature: la prima al quarto d’ora di gioco, con Insigne che lavora un gran pallone sulla tre quarti e serve con un lancio preciso in area di rigore Coda che controlla, rientra sul sinistro e scarica un sinistro a giro violento che si insacca nell’angolino alle spalle di Radunovic. Un gol che per fattura ricorda esattamente quello realizzato contro la Sampdoria; stesso gesto tecnico, stesso tiro, stessa porta, con il pallone che in quel caso andò a spegnere la sua corsa sotto l’incrocio.

Acquisito il vantaggio, il Benevento non arretra, anzi, inizia a dispensare momenti di grande calcio, con una proprietà e una tranquillità di palleggio davvero da squadra di categoria superiore. Supremazia tecnica e territoriale che si concretizza a dieci minuti dall’intervallo. Buonaiuto recupera un pallone sulla trequarti, Coda spalle alla porta si gira e serve una palla al bacio per l’inserimento di Roberto Insigne, che buca una impreparata difesa grigiorossa e con un tocco di punta da calcetto beffa Radunovic in uscita. Piovono applausi su questo Benevento che forse commette l’errore di andare a riposo già pensando di aver chiuso la partita.

Al rientro in campo, infatti, si nota subito una Cremonese aggressiva e propositiva, rispetto ad una strega distratta, poco reattiva, quasi a cullarsi di quanto buono fatto vedere. E in questo inizio incerto ne approfitta Migliore, che con una stoccata di sinistro batte Puggioni e riapre un match, fino a sei minuti prima, mai in discussione. La Cremonese ci crede, il Benevento perde certezze: la manovra fa fatica a svilupparsi, qualche errore tecnico e un po’ di apprensione fanno da padrone. Tuttavia, il risultato è troppo importante e forse anche per questo il Benevento arretra il suo baricentro, rimanendo più compatto per resistere alle sortite dei grigio rossi che tuttavia, fatta eccezione per qualche palla velenosa scodellata al centro non crea ulteriori grattacapi alla retroguardia sannita.

Primo tempo spettacolare, secondo tempo da squadra operaia per difendere il risultato. È un Benevento che ha saputo mettere in campo le sue qualità e che ha saputo leggere un momento non facile della gara. Certo è ancora da rivedere qualcosa per quanto riguarda l’aspetto mentale, perché concedere di riaprire una partita fin li dominata per svogliatezza e poca concentrazione è episodio da non far ripetere e che soprattutto rischia di andare a rovinare prestazioni e risultati.

Continuità di gioco e di risultati da “ampliare” anche in quel di La Spezia, uno dei campi più difficili di tutto il campionato cadetto. Spezia squadra cinica e tosta, che impone grande ritmo alle sue gare casalinghe. Fare risultato in casa delle aquile bianconere significherebbe dare un segnale concreto ad un campionato la cui classifica inizia ad assumere risvolti interessanti. Il Benevento è terzo a due lunghezze dal Pescara e una dal Verona, compagini che rispetto alla strega non hanno ancora consumato il loro turno di riposo. Benevento, a La Spezia per una prestazione de “potenziale” capolista e per continuare ad esultare.