Intercettato dai microfoni di TuttoC.com a proposito della probabile chiusura degli stadi in Italia, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha fatto chiarezza su quanto succedendo in queste ore anche all’interno della terza serie italiana, in attesa del decreto che il Governo emanerà nel tardo pomeriggio odierno.
Queste le parole di Ghirelli: “Noi aspettiamo il decreto del governo. Da quello che apprendiamo si andrà a porte chiuse. Noi abbiamo lavorato in una certa direzione ma di fronte all’emergenza del Paese siamo coerenti con quanto detto. C’è una catena di comando, dobbiam lasciar da parte quanto pensato e, come Garibaldi, dire tutti insieme ‘Obbedisco’.
Non volevamo le porte chiuse perché il calcio senza pubblico non esiste e perché le nostre società, a differenza delle altre serie professionistiche, vivono in gran parte con gli introiti provenienti dallo stadio. Di conseguenza nei provvedimenti finanziari che il governo si appresta a prendere, bisognerà tener conto di questo elemento.
Distanza da rispettare per evitare contagio? Anche al bar si corre il rischio di star vicino agli altri quando si prende il caffè. Ma anche in fabbrica, in azienda e per strada. Se le autorità hanno deciso così vuol dire che questo elemento può entrare dentro lo schema che hanno definito”.
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