Il roster 2019-20 della squadra campione d’Italia: la Reyer Venezia. Sono stati analizzati i pro ed i contro di ogni singolo giocatore.
La squadra di coach De Raffaele è sicuramente lunga e preparata ad affrontare la doppia competizione: LBA, ossia il campionato italiano di Serie A e la fase a gironi del campionato europeo di Eurocup.
Di seguito l’analisi ed il focus che analizzerà punto per punto le caratteristiche tecniche di ogni giocatore in maglia oro-granata.
Roster Reyer Venezia: pro e contro
Jeremy Chappell (Ala)
+ fisicità, solidità e caparbietà sono le tre caratteristiche principali di questo ragazzo dell’Ohio. Il classe ’86 dopo le due ottime stagioni a Brindisi e Cantù potrà offrire solidità difensiva ed affidabilità in fase d’attacco. La Reyer Venezia avrà la possibilità di trovare sempre a disposizione un atleta non più giovanissimo, ma sempre pronto a lottare per i compagni ed offrire un’importante presenza sotto le plance. Giocatore completo come pochi, capace di marcare anche avversari di grossa taglia.
– qualche palla persa di troppo durante la stagione trascorsa a Brindisi. Risulta molto difficile trovare difetti o punti deboli ad un cestista di questo livello. Potrebbe trovarsi in difficoltà contro avversari rapidi e dinamici, un po’ “macchinoso” in alcune situazioni offensive.
Michael Bramos (Ala)
+ giocatore dotato di un’intelligenza cestistica di altissimo livello. Movimenti lontano dalla palla da manuale cestistico che dovrebbero essere mostrati a tutti i bambini di minibasket. Tiro mortifero da oltre l’arco ed una solidità (soprattutto offensiva) importante; Bramos è sicuramente uno dei cestisti più esperti del nostro campionato con esperienza importante anche in Europa. Cestista che conosce molto bene i suoi limiti e li nasconde con grande intelligenza. Visione di gioco pazzesca per un giocatore che può essere considerato come la “spina dorsale” del roster di coach De Raffaele.
– poca varietà nel suo bagaglio offensivo, ciò può rendere Michael un cestista un po’ prevedibile in alcune situazioni di gioco. Con il passare degli anni ha perso un po’ di smalto difensivo, risultando un po’ lento e macchinoso nei movimenti di scivolamento laterale. A difesa schierata, invece, rende molto di più. Non è molto abile a mettere palla a terra ed attaccare il ferro dal palleggio.
Michell Watt (Centro)
+ grande atleta, possiede un buon livello di mobilità sui due lati del campo, è un lungo molto rapido dotato di grande coordinazione. Lungo dotato di grande potenza ed esplosività sotto le plance. Watt ha molti punti nelle mani come ha dimostrato in queste stagioni in LBA con percentuali che superano il 65% nel tiro da due, sfrutta il post-alto con grandissima esperienza. Ottimo interprete del Pick & Roll, mettendo spesso in difficoltà le difese avversarie grazie alla sua buona visione di gioco.
– negli ultimi anni Watt ha lavorato molto per potenziare il proprio corpo, soffre il contatto con avversari più piazzati. In fase di rimbalzo potrebbe fare qualcosa in più dopo i 5 rimbalzi di media della scorsa stagione. Le palle perse ed i falli commessi sono dati statistici che non sorridono al lungo statunitense.
Austin Daye (Ala)
+ il cestista texano è dotato di un talento incredibile che ha contribuito, in maniera significativa, alla vittoria del tricolore per la Reyer Venezia. Un cestista che vive di “fiammate” e può accendersi in qualsiasi momento della stagione o della singola partita, come ha dimostrato durante la passata stagione. Ottimo tiro dalla media/lunga distanza e buona capacità di trattare la palla, molto bravo nell’1vs1. Daye legge molto bene le situazioni che si sviluppano in fase offensiva ed ama particolarmente caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà.
– è un cestista che deve essere amato sia nel bene che nel male, il natio di Austin è stato molto vicino al taglio lo scorso anno. Dopo il momento di crisi l’ala americana è riuscita a esprimersi al meglio, ma non è stato semplice. Un “mangiatore” di palloni come pochi, ama attirare la difesa avversaria su di sè. La fase difensiva non è sempre la sua priorità, anche se quand’è in vena può risultare decisivo nella zona difensiva del parquet.
Julyan Stone (Playmaker)
+ un playmaker di 1,98 cm non può passare inosservato, in particolar modo in Europa. La grande stazza di questo atleta gli consente di mettere in seria difficoltà il diretto avversario, specie in fase difensiva. Ottima visione di gioco, nei momenti importanti della stagione ama mettersi a servizio della squadra aumentando la sua intensità difensiva ed aumentando il numero degli assist. Sfrutta molto bene i suoi centimetri per andare a rimbalzo.
– non è molto affidabile al tiro anche se le percentuali, soprattutto quelle dal tiro da tre punti, non sono così negative. Un play di certo molto atipico sia per quanto concerne la stazza che per lo stile di gioco, rischia di trovarsi in difficoltà contro avversari molto rapidi che possono sfruttare un baricentro basso.
Gasper Vidmar (Centro)
+ molto bravo nel trovare soluzioni sotto al canestro, giocatore di grande esperienza a livello europeo, Gasper sfrutta tutte le sue qualità fisiche ed atletiche per trovare vantaggio in fase di rimbalzo. Il gioco in post-basso di Vidmar è caratterizzato da una varietà di mosse molto ampia, anche il post-basso difensivo è un marchio di fabbrica del cestista sloveno. Molto bravo nei movimenti senza palla, dotato di un gran QI a livello cestistico.
– poca versatilità. Vidmar fa molta fatica nel trovare soluzioni lontano dal ferro. Scarsa capacità di fornire assist ai compagni di squadra, non riesce a sfruttare il tiro dalla media/lunga distanza, sfrutta unicamente il post-basso per segnare punti.
Manca di verticalità ed esplosività in difesa dove si batte come un leone, ma spesso deve fare i conti con i suoi limiti.
Ike Udanoh (Centro)
+ nonostante l’altezza il talento statunitense riesce a farsi rispettare molto bene sotto le plance. Gran lottatore ed eccellente interprete del gioco, il cestista americano sfrutta molto bene tutte le zone del campo per andare a canestro.
Grande visione di gioco, molto bravo a servire i compagni e rendersi utile in situazioni di transizione offensiva, dove può essere molto pericoloso per gli avversari.
– un giocatore che ama sfruttare il contropiede e mettere palla a terra, ma nonostante il suo discreto ball-handling c’è ancora qualcosa da sistemare. Il tiro da oltre l’arco vede Udanoh un po’ in difficoltà, soffre un po’ in difesa contro avversari più strutturati. Un grande talento che ha bisogno di migliorare.
Stefano Tonut (Guardia)
+ esterno capace di sfruttare al massimo tutto il suo strapotere fisico. Quando è al 100% della forma può diventare una seria minaccia per le difese avversarie. Può far canestro da tutti i lati del campo, in fase difensiva tiene molto bene gli avversari, pressando sul palleggio. Molto bene anche nel gioco lontano dalla palla, legge molto bene il gioco e le situazioni offensive.
– è un atleta soggetto ad infortuni, quando non è al massimo può risultare deleterio per la squadra, soprattutto dal punto di vista difensivo. Le statistiche dalla linea del tiro libero non sorridono al venticinquenne azzurro. Tonut è migliorato molto in questi ultime tre stagioni.
Ariel Filloy (Play/Guardia)
+ l’ex Avellino torna in laguna consapevole dell’esperienza maturata in questi ultimi anni di carriera. I miglioramenti del cestista italo-argentino sono sotto gli occhi di tutti. La visione di gioco di Ariel e la capacità di servire i compagni di squadra, insieme ai suoi “tiri ignoranti”, lo rendono uno dei giocatori italiani più pericolosi nel campionato di LBA. Un giocatore clutch come direbbero in America, capace di prendersi tiri importanti nei momenti più delicati del match.
– la poca brillantezza fisica e l’età iniziano ad essere un elemento da non sottovalutare per la sua carriera. In attacco rischia di forzare qualche tiro, togliendo ritmo ai compagni di squadra.
Prestazioni non sempre costanti, hanno caratterizzato la stagione 2018-2019 vissuta in Irpinia. In fase difensiva non è sempre al 100%, soffre in modo particolare esterni più rapidi e dinamici.
Andrea De Nicolao (Playmaker)
+ il play reyerino è migliorato moltissimo nel corso della passata stagione risultando un punto di riferimento per coach De Raffaele. Giocatore utile a “spezzare” il ritmo delle partite. Molto rapido, bravo a trovare spazio nelle difese avversarie.
– la struttura fisica del cestista italiano non gli consente di reggere il confronto contro playmaker più imponenti. Deve acquisire più fiducia nel suo tiro, così da aumentare la pericolosità offensiva nei giochi di coach De Raffaele.
Valerio Mazzola (Ala/Centro)
+ il lungo orogranata è molto bravo nel trovare soluzioni sia dal perimetro che dalla media distanza, grazie al suo tiro piazzato. In difesa, se è al 100% della forma, può reggere molto bene il confronto sia in post basso che con lo scivolamento difensivo.
– l’operazione al polso destro, terrà lontano dal parquet il lungo ferrarese per un bel po’. Mazzola non è riuscito ad essere molto incisivo in attacco durante la passata stagione. Il recupero dal lungo stop fornirà risposte utili per coach De Raffaele.
Bruno Cerella (Guardia)
+ un giocatore capace di cambiare le sorti di un’intera stagione come ha dimostrato nella serie finale contro Sassari. Difesa asfissiante e tiro mortifero da oltre l’arco sono le caratteristiche principali di Brunno. Un cestista che ha visto pochissimo il campo durante la scorsa stagione, riuscendo a indirizzare una serie di finale Scudetto. Il classico jolly che tutti gli allenatori vorrebbero tenere in panchina. Esperienza da vendere…
– l’età e gli acciacchi fisici non consentiranno al cestista di Bahia Blanca di poter essere impiegato per tanti minuti. Discontinuo nell’arco della stagione e non sempre al massimo delle energie, dovrà sopperire a tutto ciò incoraggiando e guidando i compagni di squadra.
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