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Rocco Commisso a La Voce di New York: “Mi spaccherò il culo per la Fiorentina”

Lunga intervista rilasciata da Rocco Commisso a “La Voce di New York“. Il patron della Fiorentina ha raccontato la sua passione per il calcio e la sua nuova avventura a Firenze.

Una passione nata già da bambino: “In Calabria già tiravamo calci al pallone, era l’unico sport possibile per me. Avevo sette, otto, nove anni e quando era inverno, giocavamo davanti alla stazione. Mentre d’estate in spiaggia. Mio padre era già qui negli USA. Io avrò visto al massimo due o tre partite in Italia in vita mia, mi ricordo la nazionale a Udine e l’Inter, non mi ricordo con chi ha giocato, a San Siro”.

Da bambino, la sua squadra del cuore era la Juventus: “Erano i tempi di Sivori, Charles, Boniperti, Nicolai… e ho cominciato ad appassionarmi al calcio con loro, erano i più bravi”.

Ora, però, la Fiorentina: “Il valore della mia impresa Mediacom in questo momento lo ritengo di 8 miliardi di dollari. Mentre per la Fiorentina, parliamo di circa 150-170 milioni. Quindi l’ho comprata con una piccola percentuale di quello che posseggo, ma sta prendendo il 98% del mio tempo. Ma ho appena iniziato, è tutto nuovo per me, è in Italia, la cultura è diversa, ci credi o no, ho dovuto firmare più carte legali in questa operazione in Italia che avevo firmato in tutta la mia vita. Ma è il sistema italiano. Verrò a vedere le partite. Non ho detto che ci sarò ogni sera che gioca la Fiorentina. Io ogni sera la passo con mia moglie. Ma prometto che ci sarò il più tempo possibile. Lavorerò duro e sarò onesto con voi, mi spaccherò il culo (“I’ll work my ass off”) per la Fiorentina e poi vedremo quel che succederà”.

Sui progetti futuri: “Quando si parla di un piano, di fare un piano generale, prima devi conoscere bene tutta la squadra. Comunicare ad aggiustare le infrastrutture, guadagnare un po’ di tempo. Pensare al centro sportivo, ma tutto questo prende tempo non si può fare in un giorno. E quindi ci fermeremo a riflettere, e vedremo cosa abbiamo raggiunto e organizzato per la prossima stagione. Ecco non posso promettere altro. Io non devo andare in Italia per fare affari, io ho abbastanza soldi. Non ne ho bisogno, alla mia età la gente va in pensione, compra una casa in Florida… Io ho soltanto una casa, ho comprato case per altri ma non per me. Ora potrei avere tutto quello che voglio e appunto andarmene in Florida”.

L’intervista completa su La Voce di New York

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