Nel corso dell’intervista concessa a Sky Sport nel pre partita di Fiorentina-Verona, il DS viola Daniele Pradé ha avuto l’opportunità di chiarire anche lo spiacevole “battibecco” a distanza avuto con mister Ivan Juric.
Queste le parole del Direttore Sportivo della Fiorentina: “Chiarimento con Juric? Sono malintesi che succedono, non c’è bisogno di chiedere scusa, ho sentito il mio amico Tony D’Amico a Verona. Stimo Juric, e devo dire che è stato anche furbo perché ha caricato tutto. Siamo due società che lavorano assieme, perciò auguriamo loro tutto il meglio ma oggi ci lascino i tre punti…”.
Pradé ha poi tracciato un primo bilancio stagionale: “Avevamo fatto una rosa così ampia proprio perché i cinque cambi dovevano essere la nostra arma determinante. Finora non lo sono stati, ma dico che un dirigente lavora nella maniera più attenta e poi ci sono situazioni esterne, ambizioni… Dopo Milano e quella grandissima partita (sconfitta per 4-3 in casa dell’Inter, ndr) pensavamo di poter ambire ai vertici, pii si è innescato un meccanismo di negatività e Prandelli deve essere bravo a lavorare su quello”.
E, infine, ha aggiunto: “Milik? Lui e Piatek sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Ci abbiamo provato a luglio, ora non li prendiamo in considerazione”.
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