Una durissima sentenza della commissione di controllo della UEFA si abbatte sul Manchester City: il club inglese, infatti, è stato ufficialmente escluso dalla Champions League per le prossime due stagioni, per via delle violazioni riscontrate dagli organi competenti in materia di Fair Play Finanzario.
I Citizens avrebbero “gonfiato” le proprie sponsorizzazioni per abbassare l’ampia distanza tra costi e ricavi nelle recenti sessioni di mercato, per aggiustare i conti e restare nei parametri stabiliti dalla UEFA, che non consente un passivo superiore ai 40 milioni di euro ad ogni società del vecchio continente. All’esclusione dalla UCL per i prossimi due anni, si aggiungono anche 30 milioni di euro di ammenda, a conferma della gravità delle operazioni effettuate dal City.
Il verdetto odierno è figlio di una lunga indagine portata avanti dagli organi UEFA, in seguito alla pubblicazione di email e documenti da parte della rivista tedesca “Der Spiegel”, che aveva sollevato un “polverone” piuttosto importante nel novembre 2018.
Ovviamente, non è in discussione la partecipazione della squadra allenata da Pep Guardiola all’attuale edizione del massimo torneo continentale: agli ottavi di finale, infatti, Aguero e compagni affronteranno regolarmente il Real Madrid di Zinedine Zidane.
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