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Coronavirus, come può cambiare lo stadio in attesa del vaccino

Coronavirus, come può cambiare lo stadio in attesa del vaccino – Alcuni campionati in Europa hanno già chiuso i battenti (Belgio, Olanda e Francia) altri invece sperano ancora di poter terminare la stagione in corso. Date ufficiali sulla ripresa però non ancora non ci sono, Far Oer a parte.

Quello che appare certo è che per diverso tempo, si parla di mesi, le partite si dovranno dispure a porte chiuse. E anche quando sarà possibile far tornare i tifosi, lo stadio dovrà essere concepito in maniera totalmete diversa. Il principio fondamentele dovrà essere quello di ridurre al minimo la possibilità di contagio. Almeno fino all’arrivo del vaccino. Gli ingressi e le uscite dagli impianti andranno scaglionate, con orari prestabiliti al fine di evitare assembramenti. I biglietti dovrebbero inoltre essere acquistati esclusivamente online. Potrebbe poi essere realizzata un’app per evitare code ai bar, con localizzazione e chiamata del cliente al momento del suo turno. Ai tifosi andrà controllata la temperatura corporea per fermare chi ha la febbre. Sono in corso progetti per realizzare scanner facciali per evitare le perquisizioni prima dei match. A riportarlo è il Corriera della Sera.

Queste le dichairazioni di Stefano Perrone, consulente della Lega di Serie A per la gestione degli stadi al sopraccitato quotidiano: “Gli spettatori dovranno rimanere seduti, unico modo per occupare uno spazio ben definito e distante. In una prima fase è immaginabile un’occupazione dei posti a scacchiera, un po’ come si farà sui treni e in metro. I servizi igienici, dovranno essere autopulenti e con dispenser di sapone automatici”. 

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