Caso Scommesse, Marotta: “Ragazzi che vanno educati, navigano nell’oro”

Il caso scommesse esploso in Serie A si è inevitabilmente preso la scena in questa seconda sosta stagionale dedicata alle nazionali. A dire la sua, a proposito del coinvolgimento di giovani calciatori come Fagioli, Zaniolo e Tonali, è stato anche l’Amministratore Delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ospite alla nuova edizione del Festival dello Sport organizzato a Trento dalla Gazzetta.

Marotta sul caso scommesse: “Ragazzi che vanno educati, navigano nell’oro”

“Lo affrontiamo come fenomeno, non voglio entrare in merito ad una situazione che è frutto di indagini e di continue novità che possono emergere da un giorno all’altro. Lo scommettere è un vizio antico dell’essere umano, è un vizio. Punto. Quindi, va combattuto dal punto di vista etico. Il calciatore professionista fa parte di quelle categorie di sportivi un po’ particolari: sono ricchi, diventano ricchi improvvisamente, il tempo che dedicano all’attività agonistica non è poi così eccessivo. Hanno tantissimi spazi vuoti e il problema è proprio riempirli con iniziative positive”.

L’INTERVENTO DI BEPPE MAROTTA (clicca sul link qui sotto)

 

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Marotta ha poi aggiunto: “Spesso c’è la mancanza di contenuti, c’è la mancanza di valori in questi calciatori, che sono giovani, che vanno aiutati a crescere. Faccio anche un mea culpa a nome della classe dirigenziale, perché essa è espressione delle istituzioni e dei club, oltre che dell’associazione calciatori. Manchiamo e siamo mancati sotto questo punto di vista. Dall’inizio della mia carriera, credo di aver vissuto vari scandali, anche relativi alle scommesse, dal 1980 al 2023. È un atto di acculturamento che manca molto e sta a noi cercare di farlo, ma non lo stiamo facendo bene. E questi ragazzi scivolano ancora su queste situazioni, pur vivendo in un mondo dorato”.

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