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Alessandro Favalli a La Gazzetta dello Sport: “Vi racconto il Coronavirus”

È stato il secondo giocatore del calcio italiano risultato positivo al coronavirus. È Alessandro Favalli della Reggiana, club di Serie C. La squadra ha smesso da una settimana di allenarsi e lui è in isolamento. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha raccontato l’esperienza con il Covid19, in una lunga e interessante intervista.

Alessandro Favalli a La Gazzetta dello Sport: “Vi racconto il Coronavirus”

Come se n’è accorto: “Lunedì scorso mi è venuta la febbre, con raffreddore, mal di testa e bruciore agli occhi. I classici sintomi influenzali. Nei giorni precedenti avevamo fatto una cena di famiglia e, dopo i primi sintomi, ho avvisato tutti: anche loro li avevano e ci siamo preoccupati. Così abbiamo avvisato i medici e ci siamo messi in isolamento. Venerdì abbiamo fatto il tampone e siamo risultati tutti positivi, tranne uno”.

Come si sta curando: “La febbre è passata, ho preso la Tachipirina. Sono da solo, non ho contatti con mia moglie, che per fortuna non ha avuto sintomi. La mia famiglia è isolata. Dal primo giorno ad oggi è sparita la febbre. Sono solo in attesa di sapere cosa fare, se devo fare un altro tampone o no, per avere la guarigione definitiva. Sono monitorato al telefono dai medici. Ho fatto tutto quello che mi dicevano. La cura non c’è e i sintomi vanno gestiti come un’influenza normale. Preoccupazione? No, nel senso che dopo la febbre e i primo sintomi ora sto bene. Sono più in pensiero per i miei parenti. C’è chi è stato peggio dio me e il mio pensiero va a loro. Ma presto ne usciremo.

La Reggiana mi è stata molto vicina, tutti i giorni i compagni, il mister e la società mi chiamano. Poi molti tifosi mi hanno scritto, anche di altre squadre, è stato molto bello.

Il calcio si è fermato, Avrebbe dovuto farlo prima? “Non lo so… credo che al momento sia giusto fermarci tutti. Il rischio di contagio è troppo alto. La salute viene prima di tutto”.

Lei sarà ci sarà quando riprenderanno i campionati? “Ovvio! Tra una settimana dovrei essere pronto, è dura stare a casa. Attendo il via libera dei medici, sperando di riprendere l’attività agonistica già il 3 aprile”.

Che messaggio vuole lanciare? Occorre essere più responsabili e dare l’esempio. Ci dicono di non uscire da casa? Non usciamo da casa! Non è facile, ma serve”.

(Fonte foto: Corriere dello Sport)

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