Dieselgate, arrestato dirigente Porsche: Oliver Blume respinge le accuse

Misura cautelare per il responsabile del settore dei motori Porsche, arrestato quest’oggi. A quanto pare, la vicenda Dieselgate continua a persistere e questo rappresenta un altro duro colpo per il colosso di Wolfsburg. Due anni fa la Volkswagen ammetteva la frode al governo degli Stati Uniti, sulle manipolazioni effettuate sui motori diesel del gruppo.

Arrestato l’ex responsabile della sezione powertrain Porsche

Le autorità tedesche trattengono l’ex responsabile della sezione powertrain della Porsche, Joerg Kerner, per probabile pericolo di fuga. L’accusa è sempre quella di aver manipolato le emissioni insieme ad altri due colleghi dell’azienda Porsche ed Audi. A quanto pare i dirigenti accusati del gruppo Volkswagen sono tre, tra cui la stessa Porsche. La conferma sulla vicenda è arrivata da un portavoce della società di Stoccarda. Il capo della Porsche ha informato i dipendenti di quanto accaduto, ma respinge ogni tipo di accusa.

Così il CEO della Porsche, Oliver Blume, respinge le accuse e promette massima collaborazione con le autorità tedesche per effettuare accertamenti più approfonditi. Il CEO di Porsche dovrà spiegare il motivo per cui abbiano installato il propulsore 3.0 v6 su circa 80 mila modelli del gruppo, nonostante le autorità tedesche abbiano aperto un fascicolo per un utilizzo di un software illecito che truccava le emissioni del propulsore.

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