Dopo il 2-2 con la Paganese, è arrivato ufficialmente l’esonero di mister Sandro Pochesci, che ha lasciato così la panchina del Bisceglie Calcio, senza vincere nemmeno una delle nove partite disputate con lui al timone della squadra.
Intercettato dai microfoni di Tuttomercatoweb.com nella mattinata odierna, il tecnico ex Ternana ha detto la sua su quanto successo nelle ultime ore e sulla sua esperienza in terra pugliese, senza risparmiare “frecciate” al presidente Canonico: “Io ero già stato esonerato dopo la sconfitta interna con il Bari, – ha svelato Pochesci – ma in quel caso è stato lo spogliatoio a salvarmi, perché è riuscito a far cambiare idea al presidente, convinto di avere una squadra forte. È così, ma servono almeno 3-4 innesti per fare il salto di qualità. Se ho condotto altre gare, lo devo ai ragazzi”.
E poi aggiunge: “Il presidente Canonico vuole fare il padre padrone, mette bocca su tutto. Accetto il confronto, ma poi le scelte le faccio io. Domenica, comunque, ho chiamato il presidente a fine partita, ma non ho avuto nemmeno la possibilità di parlarci e di spiegare. Mi ha esonerato con un messaggio, mi ha liquidato così. Poi l’ho comunicato alla squadra, che non l’ha presa bene, ma è comunque una scelta che va rispettata. L’esonero è giusto guardando i risultati, ma non accetto i modi”.
Infine, bordata finale al patron del Bisceglie: “Eravamo riusciti a ricompattare l’ambiente e a convincere i tifosi a limare la contestazione per il bene di tutti. Ora la squadra è sola, Canonico sta tenendo in ostaggio una città e una tifoseria, fa il male del calcio. Anche se è dimissionario, è peggio dei banditi di cui parla il presidente Ghirelli. Canonico ha i soldi, ma nel calcio serve anche correttezza, serve che venga rispettato quanto detto. Gli allenatori, quando sono cacciati in questo modo, devono parlare.”
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