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L’obesità, un grande onere per la sanità e una sfida per la prevenzione

Solo qualche giorno fa (11 ottobre) è stata celebrata la giornata mondiale dell’obesità, la campagna annuale istituita nel 2015 per stimolare e sostenere azioni pratiche che possano aiutare le persone a raggiungere e mantenere un peso sano e invertire la crisi globale dell’obesità.

La portata della crisi obesità è stata evidenziata da un nuovo rapporto dell’OCSE che mostra quanto i girovita sporgenti costino ai sistemi sanitari di tutto il mondo. Le persone obese, infatti, tendono ad avvalersi dei servizi sanitari più frequentemente, con un più alto tasso di visite di assistenza specialistica, degenze e interventi chirurgici, il tutto con una spesa sanitaria più elevata.

L’OCSE sostiene che le persone obese hanno in media 2,4 volte più prescrizioni rispetto agli individui di peso sano, mentre i soggiorni in ospedale sono più lunghi e richiedono un trattamento più costoso e complesso.

E veniamo ai costi. Secondo i dati pubblicati da Statista, da cui proviene il grafico di questo post, l’obesità è responsabile del 70% di tutti i costi di trattamento per il diabete, del 23% dei costi di trattamento per le malattie cardiovascolari e del 9% per i tumori. In media, il trattamento delle malattie causate dall’eccesso di peso costa l’8,4 per cento della spesa sanitaria totale nei paesi dell’OCSE.

Ad esempio, gli Stati Uniti è il paese che spende di più per combattere il fenomeno obesità. Le stime lasciano credere che dal 2020 al 2050 l’obesità rischia di costare al sistema sanitario americano  644 dollari pro capite all’anno, in pratica circa 14 percento della spesa sanitaria totale americana.

Nelle proiezioni di Statista, il secondo posto del podio è occupato dall’europea Germania, con una spesa pro-capite stimata in 411 dollari, mentre il Canada rischia di spendere 295 dollari. Purtroppo il nostro Belpaese svetta nella parte alta della classifica per stima di spesa pro-capite; una posizione di alta classifica che avremmo sicuramente voluto non occupare.

Infographic: Where Obesity Places The Biggest Burden On Healthcare | Statista

Quale soluzione adottare per contenere il fenomeno dell’obesità e soprattutto tutti i rischi e le conseguenze che esso implica?

Di questi temi e altri se ne sono occupati gli ospiti del YLab for social and digital innovation, che si è tenuto a Trento dal 7 al 12 ottobre scorsi. Nell’incontro-dibattito sport, prevenzione e salute, con Roberto Bonmassari (primario di Cardiologia al S. Chiara di Trento), Elio Borgonovi (economista e esperto di prevenzione e pubblica amministrazione), Ernesto D’Avanzo (coordinatore scientifico del YLab), Nicola Provenza (medico e deputato, membro della commissione Affari Sociali e Sanità della Camera), Federico Schena (professore di scienze motorie all’università di Verona), i relatori hanno convenuto nel ruolo fondamentale giocato dallo sport e, in generale, dal movimento fatto nella vita quotidiana. Il contesto in cui si è sviluppata il dibattito è quello della città di Trento, prima in Italia per indice di sportività dei cittadini.

Riportiamo sotto lo streaming integrale dell’incontro.

https://www.facebook.com/TrentoYSport/videos/393581358221148/

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YLab for social and digital innovation: rivedi gli incontri-dibattito in streaming

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