Classe ’91 è tra i fischietti più giovani che arbitreranno nella prossima Serie A. Giovane però non vuol dire senza esperienza, anche perché il cognome Ayroldi è ormai legato a doppio filo con l’Associazione Italiana Arbitri. Figlio dell’ex arbitro e assistente arbitrale internazionale Stefano e nipote dell’ex arbitro di Serie A Nicola Ayroldi, possiamo tranquillamente dire che Giovanni Ayroldi è nato con la divisa arbitrale cucita addosso e il fischietto tra le labbra, così come sua sorella Raffaella, che arbitra la pallavolo.
L’arbitro Giovanni Ayroldi: Età, Stipendio, Che Squadra Tifa, Professione
Nato a Molfetta il 25 ottobre, sin da giovane ha mostrato una grande passione per il calcio, e ha iniziato a fare l’arbitro durante gli anni delle scuole superiori. Nel 2010, Ayroldi è stato promosso nella Can D, e negli anni successivi è stato promosso sempre più in alto, fino a diventare uno degli arbitri più importanti del panorama calcistico italiano. Oggi, Ayroldi viene considerato uno degli arbitri più bravi e preparati del nostro Paese, ed è spesso chiamato a dirigere partite importanti, sia a livello nazionale che internazionale.
Nonostante il suo lavoro come avvocato, Ayroldi è anche un grande tifoso di calcio, e sostiene la squadra del Trento, la sua città natale. Inoltre, è anche un appassionato di altri sport, come il basket e il tennis. Per quanto riguarda il suo stipendio, non si conoscono cifre ufficiali, ma si stima che gli arbitri di alto livello, come Ayroldi, guadagnino circa 100.000 euro all’anno. Oltre allo stipendio, gli arbitri ricevono anche un rimborso per le spese sostenute durante le trasferte, come il viaggio, l’alloggio e il vitto.
In conclusione, Giovanni Ayroldi è un arbitro di calcio di successo, che ha saputo unire la sua passione per il calcio alla sua professione di avvocato. Con il suo talento e la sua determinazione, è riuscito a diventare uno degli arbitri più importanti del nostro Paese, e a guadagnarsi il rispetto e l’ammirazione dei tifosi e dei calciatori.
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