La partita Bologna-Milan, salvo colpi di scena ormai difficili da immaginare, si giocherà. La Lega rimane ferma nella sua decisione di far disputare l’incontro, nonostante il rischio di rinvio dopo il comunicato ufficiale diramato ieri dal Comune di Bologna: “La partita non si giocherà a causa delle avverse condizioni meteorologiche”. Tuttavia, la Lega ha già trovato un’intesa con il sindaco, il questore e il prefetto di Como per l’eventuale spostamento della gara allo stadio Sinigaglia. Questo dunque è il piano alternativo: non Verona o altre città, ma Como. Prima, però, si attendono ulteriori sviluppi da Bologna.
Nella mattinata ci sarà un confronto tra il sindaco di Bologna Matteo Lepore e il prefetto Attilio Visconti (non è previsto un incontro formale, poiché entrambi sono impegnati a gestire l’emergenza), da cui deriverà una decisione preliminare. Ci sono tre opzioni in gioco. Potrebbero stabilire che Bologna non è in grado di ospitare l’evento sportivo, e in quel caso scatterebbe il piano B con la partita “spostata” a Como. In alternativa, potrebbero autorizzare il match a porte chiuse, consentendo quindi a Bologna-Milan di svolgersi al Dall’Ara senza pubblico. Infine, seppur improbabile, il sindaco potrebbe consentire lo svolgimento della partita a porte aperte al Dall’Ara: un’ipotesi che appare al momento poco realistica. È importante sottolineare che, qualora si giocasse a Como, l’incontro si svolgerebbe senza spettatori a causa dei tempi troppo ristretti per l’organizzazione e la vendita dei biglietti.
Il duro comunicato degli ultras rossoblù
“Ognuno di noi sta vivendo in questi giorni la tragedia che ha colpito la nostra città ed il nostro territorio. Non ci sono più lacrime. Ora parlerà l’orgoglio che ci contraddistingue e che ci farà rialzare. Nelle nostre famiglie, nelle nostre case, nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri luoghi di aggregazione. Nonostante il fango che sta ostacolando, la fatica a raggiungere il posto di lavoro, la fatica nello spalare via col fango un’intera vita. Si fa fatica a vivere. A questo si è aggiunto lo strazio di tanti nostri amici e conoscenti della Toyota. Non si può pensare al pallone oggi. Non si possono muovere 35000 persone in una delle zone più colpite della città, mentre c’è chi a pochi metri di distanza è fuori da casa. Fuori da casa sua. Qualora si decidesse comunque di giocare a porte aperte, i gruppi della Curva Andrea Costa diserteranno Bologna-Milan in programma sabato. E considereranno complici tutti quelli che vorranno mettere in scena uno spettacolo grottesco. Società, istituzioni o pubblico che sia. Ora c’è altro da fare”