Giugliano Calcio, la Storia del tifoso Mario Perrotta

I membri di Giugliano YSport hanno avuto modo, per la rubrica di “Com’è nata la mia passione per il Giugliano”, di scambiare due chiacchiere con il giovane magazziniere, Mario Perrotta, super tifoso della squadra gialloblù.

Di seguito vi proponiamo il racconto-intervista (integrale) di Antonio Trametta, postato anche sulla nostra pagina facebook “Giugliano YSport”:

Pur non essendo natìvo di Giugliano, Mario ha due colori nel cuore da quand’era bambino. Quei due colori che tutti gli abitanti di questo paese portano nel cuore : Gialloblù. Nel 2005 il padre Patrizio inizia a collaborare con il Giugliano Calcio in Serie C2, svolgendo il ruolo di massaggiatore. È da lì che tutto ha avuto inizio. Lo stadio diventa una seconda casa, il Giugliano una fede.

Tante sono le partite che lo lasciano stupito, lo stadio tutto esaurito in Giugliano-Gela (conclusa 0-0) o Giugliano-Juve Stabia, squadre di un altro blasone per la piccola realtà campana. Ma la partita che ha maggiormente impressionato il giovane Mario è Giugliano-Palmese del 2006. Un anno sfortunato quello, per i gialloblù, che retrocessero in D, che portarono alla partenza di Top Player come Vives, Ciotola e Di Roberto.

Le aspettative di Mario per quest’anno sono molto realiste. Il ragazzo sottolinea che la squadra è stata rifondata quest’anno, quindi qualsiasi cosa farà, sarà sempre qualcosa in più alle aspettative, e sarà da apprezzare. Tanto più se ci si ritrova, a detta sua, nel girone più forte degli ultimi anni di Eccellenza, con il Savoia che Mario da come grande favorita alla promozione diretta. In questa settimana ci si avvicina a quello che per tutti i giuglianesi è il match più sentito a livello sentimentale, ma il ragazzo è calmo e guarda in faccia la realtà affermando che la Puteolana è un tantino più forte sulla carta, ma da tifoso spera si vinca. Un pareggio lo accontenterebbe, soprattutto dopo il brutto pareggio di Ischia, i tifosi aspettano una svolta, e Mario ne sa qualcosa.

Il premio alla sua cultura calcisitica e al suo amore morboso nei confronti del Giugliano gli viene concesso dal grande Presidente Sestile, il quale lo inserisce nello staff ufficiale della squadra, nonostante la giovane età, facendogli ricoprire il ruolo “secondario” di magazziniere, che per Mario, aspirante allenatore, è già una piccola vittoria. A piccoli passi proverà a realizzare il suo sogno, e chissà che su quella panchina, la panchina della sua squadra, quella a cui ha dato l’anima in questi anni non si segga realmente. Così che, chissà, possa rivivere in prima persona, da vicino, un emozione unica, come quella che gli regalò Alessandro Troise contro il Gela, alla prima di campionato del 2005. O che possa avere l’onore di stare in contatto con un nuovo Giuseppe Vives, il suo idolo tra i giocatori che hanno vestito la maglia della sua squadra.

Mario è giovane, intelligente e molto preparato, e ha tutta la carriera davanti per raggiungere ciò che vuole realmente fare, e noi non possiamo fare altro che fargli un grandissimo in bocca al lupo per il suo futuro.

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