Boateng fan del Benevento

Che il Benevento in Serie A, nonostante l’ultimo posto e la retrocessione, abbia lasciato più di un segno è un qualcosa che in molti hanno percepito. L’amore e la passione di una piazza per i suoi colori, lo spettacolo e il sostegno che non è mai mancato ad una squadra praticamente retrocessa a Gennaio, hanno fatto conoscere una dimensione di calcistica con cui in Italia non siamo abituati a convivere, una delle cartoline più belle della scorsa stagione sportiva.

Oltre a questo (e anche per merito di questo), quella stessa squadra a Gennaio già retrocessa, ha cambiato volto, regalando comunque un girone di ritorno più che dignitoso che, calcoli alla mano, ha registrato una media punti da salvezza. Se ne sono accorti in tanti, addetti ai lavori e non. Pur rimanendo fedele ed evidenziando difetti marcati, figli di una costruzione le cui fondamenta erano fragilissime, Il Benevento di De Zerbi ha dimostrato di esprimere un’idea di calcio che ben si allontana da ciò che di solito viene applicato da una squadra fanalino di coda per tutta la stagione.

E a tal proposito, questo è uno dei possibili fattori che hanno potuto indurre al ritorno di Kevin Prince Boateng in Italia. Nel corso di un intervista a Radio Sportiva, l’amministratore delegato del Sassuolo Carnevali, ha infatti dichiarato che il giocatore ex Milan, prima di giungere in Emilia, conosceva perfettamente l’idea di gioco di De Zerbi avendo seguito praticamente tutte le partite del Benevento in serie A.

Forse proprio quel tipo di calcio espresso dai giallorossi, ha convinto Boateng a rimettersi in gioco ripartendo proprio da Sassuolo con De Zerbi. E per lui lo score parla già di due reti segnate in tre partite e prestazioni convincenti che fanno sognare i tifosi nero-verdi.

Passa il tempo, ma si hanno ulteriori conferme; Benevento in serie A non è stata una semplice comparsa.

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