Analisi Sampdoria-Verona 2-0: limiti della rosa evidenti, Nicolas fa il possibile

Un conto è dire “ce la giochiamo con tutti”, un conto è farlo veramente. Il Verona visto a Genova contro la Samp è parso veramente poca cosa, in completa balia di un avversario sicuramente più forte, ma che è apparso molto più determinato. Ed il risultato finale è gran parte “merito” di alcune parate strepitose del portiere Nicolas che, sebbene evidenzi ancora grosse difficoltà nel gioco con i piedi, ha salvato l’Hellas da un passivo ben peggiore.

La sedicesima sconfitta in ventiquattro partite di campionato ha evidenziato, ancora una volta, i limiti della rosa del Verona, ulteriormente aggravati dal mercato di gennaio: poco peso offensivo e scarsa qualità in mezzo al campo. Certo, Pecchia con la rosa a disposizione non può fare miracoli, ma arretrare Romulo per inserire un Aarons visibilmente spaesato non è stata una scelta azzeccata. Lo stesso Valoti, schierato mediano, appare molto in difficoltà.

Il Verona, comunque, non ha perso ieri per le scelte del suo allenatore. La Sampdoria era più forte, lo si sapeva prima e lo ha confermato il campo poi. Una sconfitta a Genova contro gli uomini di Giampaolo poteva essere messa in preventivo, ma quello che fa più scalpore sono gli zero tiri in porta negli ultimi centottanta minuti. E senza i gol, purtroppo, non ti salvi.

Ora, la salvezza non è così distante, ma si sta pian piano allontanando, perché il Crotone continua a fare punti, anche contro avversarie di caratura superiore (vedi Inter e Atalanta). La vittoria di Firenze di due settimane fa aveva forse illuso che questa squadra, tolti i “malcontenti” di lunga data, potesse cominciare un nuovo campionato. Purtroppo non è così. Non tutto è perduto, ma come dice Romulo “dobbiamo svegliarci prima che sia troppo tardi“.

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